Non solo una rivoluzione, ma soprattutto una opportunità per inserire l'automobile in un nuovo ecosistema che ruota attorno alle energie rinnovabili, ripensando le vetture in un modo nuovo, cioè partendo da piattaforme modulari per realizzare telai che utilizzino nella maniera più efficiente possibile le batterie e il loro peso, che diventa un vantaggio se è avvicinato al suolo e dunque migliora la tenuta di strada. Così cambia anche il design, perché la meccanica libera spazio all'abitacolo e a nuove formule di auto per il tempo libero.
Il piacere di guida e la sensibilità all'acceleratore sono le caratteristiche più evidenti di una motorizzazione che fa anche della semplicità meccanica e della stessa assenza del cambio un vantaggio. Diverso è il tema dell'autonomia, che nelle elettriche di maggior prezzo non supera comunque i 500 km, a fronte di tempi di ricarica realmente ridotti solo allacciandosi a colonnine ultra rapide, con potenza di 50 kW.
L'auto elettrica ha due personalità distinte.Quella della mobilità urbana a zero emissioni è favorita dal numero sempre crescente di colonnine pubblica di ricarica a 7 kW, che dunque rendono possibile acquistare la vettura anche a chi non possiede un garage con allaccio elettrico e la wallbox. L'altra anima dell'auto a batterie è quella sportiva, che invece trae il massimo vantaggio dall'erogazione istantanea della coppia motrice del motore elettrico.
Uno degli elementi più promettenti delle motori elettrici sta nella possibilità di gestire in modo millimetrico l'erogazione della coppia motrice, disponibile fin dall'inizio e secondo regolazioni elettroniche anche raffinate, costruendo vetture a trazione integrale aggiungendo un secondo propulsore, e coordinando il comportamento di entrambi per rendere la marcia più sicura in curva, correggendo qualsiasi deviazione dalla traiettoria ideale con interventi mirati anche sulla singola ruota.