Il sistema di elettrificazione più semplice disponibile sul mercato, adattabile ad un grande numero di motorizzazioni tradizionali a benzina, a gasolio e presto anche a gas, e per questo il più diffuso su una grande varietà di vetture che acquistano la classificazione di Ibride. Si basa sull'aggiunta di un motore/generatore elettrico azionato direttamente dalla cinghia di distribuzione, sulla quale va trasmettere la sua potenza e coppia motrice, mentre le soluzioni più articolate prevedono un propulsore elettrico collocato tra motore e cambio. Il principio è quello di una aggiunta di spinta in avvio e di un recupero di energia in decelerazione o frenata.
E' una aggiunta al motore a combustione classico, e la sua forza sta nella semplicità di funzionamento e nel ridottissimo aumento di peso, nell'ordine di pochi chilogrammi, che lo rende il più adatto a vetture anche di piccole dimensioni e dal prezzo accessibile. A sfavore l'impossibilità di garantire percorrenze in modalità esclusivamente elettrica.
Il vantaggio più evidente è nella guida in città, dove il sistema Mild Hybrid porta una riduzione di consumi e dunque delle emissioni, con il lavoro del motore a combustione che viene alleggerito nella marcia a singhiozzo, nelle ripartenze e nelle fasi di ripresa da bassa velocità, mentre nella guida su strade extraurbane è del tutto ininfluente.
Il sistema può funzionare sulla rete elettrica standard della vettura, a 12 V, oppure su un secondo circuito a 48 V, con una tensione più elevata che consente più potenza al motore, cavi di sezione inferiore e l'utilizzo in modo più razionale dell'energia tramite una piccola batteria al litio dedicata al sistema ibrido, che sia aggiunge così a quella standard a 12 V.